Dichiarazione di Daegu sul diritto umano all’acqua

Questa dichiarazione è stata sciritta dai movimenti coreani e globali per l’acqua riuniti al Forum Alternativo per l’Acqua a Daegu.

Fra il 12 e il 14 aprile la società civile coreana ha ospitato il forum alternative per l’acqua a Daegu in opposizione al settimo Forum Mondiale per l’aqua guidato dalle multinazionali, che ha avuto luogo nella medesima città. Una delle preccupazoni del sindacato coreano degli impiegati KGEU (fra i principali organizzatori dell’evento) era la presenza della multinazionale francese dell’acqua, Veolia. La KGEU sostiene infatti che la Veolia ha usato il Forum Mondiale per l’Acqua (delle multinazionali) per rinforzare i suoi interessi nella regione (più informazioni qui). La KGEU sta combattendo per mantenere l’acqua pubblica in Corea e rappresenta 140000 impiegati del settore pubblico, ma le è stato rifiutato lo statuto legale dal governo coreano.

Dichiarazione di Daegu Gyoungbuk sul diritto umano all’acqua

L’acqua è vita ed è un diritto umano.
Noi dichiariamo il nostro impegno per proteggere e realizzare forti servizi idrici pubblici per tutti!

In commemorazione del quinto anniversario della risoluzione ONU 64/992 sul diritto umano all’acqua e in celebrazione del quindicesimo anniversario della battaglia di Cochabamba contro la privatizzazione dell’acqua e le successive tappe della battaglia del movimento mondiale per l’acqua contro il forum mondiale dell’acqua delle multinazionali (Giappone 2003, Messico 2006, Turchia 2009, Francia 2012) noi qui presenti al Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua a Daegu, dichiaramo:

1. Il Forum Mondiale per l’Acqua è illeggittimo : è un evento organizzato dalle multinazionali per promuovere l’accesso al mercato per le multinazionali dell’acqua nel settore dell’acqua e dell’igiene. Questo forum da alle multinazionali un accesso privilegiato ai politici a porte chiuse e non dovrebbe essere usato per proporre politiche relative alla crisi idrica globale. Le politiche pubbliche sull’acqua andrebbero discusse democraticamente in consultazioni pubbliche e in particolare con le comunità coinvolte.

2. l’acqua è un diritto umano : Le avide pratiche orientate al profitto delle multinazionali dell’acqua minacciano il diritto umano universale all’acqua. La privatizzazione dell’acqua, nelle sue varie forme ha portato a palesi violazioni di questo diritto attraverso aumento delle tariffe, degradazione della qualità dell’acqua, inefficienza, corruzione e distruzione dell’ambiente. Il diritto umano all’acqua viene anche violato dalla distruzione dei bacini e dalla mercificazione delle risorse idriche attraverso dighe, infrastrutture, deviazione dei corsi d’acqua, industra estrattiva, frattuerazioni idrauliche e altre simili azioni dannose.

3. l’acqua è parte dei beni comuni : I servizi idrici devono essere pubblici e gestito nel riconoscimento dell’acqua come parte vitale dei beni comuni. Continueremo a lavorare insieme per fermare la privatizzazione e per rimunicipalizzare l’acqua. Chiediamo al settore pubblico – governi locali e statali – di migliorare la gestione sociale e ecologica dell’acqua e delle risorse idriche e di risolvere le dispute locali dove necessario. La gestione pubblica e comunitaria deve essere rafforzata assicurando trasparenza, responsabilità, accesso alle informazioni e partecipazione pubblica alla presa di decisioni. Sollecitiamo il governo coreano a promuovere politiche che rinforzino i servizi pubblici relativamente all’acqua e all’igiene e chiediamo la fine di tutte le negoziazioni con la multinazionale francese Veolia.

4. Chiediamo che l’Agenda Post 2015 Development riconosca l’acqua e l’igiene come un diritto umano e come parte dei beni comuni. Se l’Agenda di sviluppo  non è si poggia su una prospettiva basata sui diritti umani e i beni comuni, rischierà di facilitare la mercificazione delle risorse e la privatizzazione dei servizi.

5. Continueremo a supportare le lotte di ciascuno all’interno del movimento globale per l’acqua. Rinforzeremo  i nostri legami di solidarità nelle nostre battaglie per fermare la privatizzazione e promuovere servizi idrici pubblici di qualità al livello comunitario, nazionale e globale. Da Daegu Gyoungbuk, in Corea ci colleghiamo alle battaglie e alle vittorie contro la privatizzazione nel mondo.

4 aprile 2015
I partecipanti al Forum Alternativo dell'acqua a Daegu

Dichiarazione del Movimento Europeo per l'Acqua a Bruxelles

Bruxelles, il 23 marzo 2015.

Organizzazioni e movimenti per l'acqua da Portogallo, Spagna, Italia, Grecia etc. e numerose organizzazioni europee si sono riunite a Bruxelles per reclamare il riconoscimento del diritto umano all'acqua in Europa. Chiediamo alle altre organizzazioni presenti in Europa di unirsi a questo documento di solidarietà con la società civile coreana che organizza il Forum Alternativo per l'Acqua in Aprile

Il Movimento Europeo per l'Acqua continua la sua battaglia perchè l'accesso all'acqua e all'igiene sia riconosciuto come un diritto umano in Europa. I quasi due milioni di firme della prima iniziativa Cittadina Europea dimostrano quanto il movimento europeo per l'acqua sia cresciuto in forza e dimensione. Dopo il referendum italiano, il ritiro dell'acqua dalla lista dei beni privatizzabili in Grecia e il movimento di massa contro la privatizzazione in Irlanda proprio in questi giorni guardiamo a come rinforzare ulteriormente la rete dei movimenti per l'acqua in Europa.

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La Commissione Europea dimentica il diritto umano all’acqua

Bruxelles – 12 febbraio 2015

La Commissione Europea ha pubblicato i risultati statistici della consultazione pubblica sulla Direttiva Acqua Potabile, la sua reazione di bandiera al successo della prima ICE – Iniziativa dei Cittadini Europei – nel campo del diritto all’acqua e ai servizi igienico sanitari. Secondo Food & Water Europe, l’esame di questa direttiva, l’iniziativa più importante sull’acqua inserita nel Piano di Lavoro del 2015 della Commissione, non risponde alle domande dei cittadini che sostengono il diritto umano all’acqua.

David Sanchez, esponente di Food & Water Europe ha dichiarato che “nonostante la propaganda, le risposte della Commissione Europea al successo senza precedenti dell’ICE, si riduce a un elenco d’iniziative già in corso. E la pubblica consultazione sulla direttiva sull’acqua potabile non risponde a nessuna delle richieste di 1,8 milioni di cittadini europei che hanno firmato per l’ICE. Ancora peggio: questa è la sola iniziativa di rilievo riguardante l’acqua nel programma della Commissione per il 2015.”

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Vogliamo il diritto umano all’acqua, ora!

Appello alla mobilitazione europea per l’acqua, 22-24 marzo 2015

Da anni come Movimento Europeo dell’Acqua ricordiamo a tutti che l’accesso all’acqua ed ai servizi igenico-sanitari è un diritto umano come confermato dalla stessa Onu nel 2010. Il nostro Movimento è stato parte integrante di una coalizione sociale che è riuscita a creare un interesse ed un appoggio così vasto da permettere a due milioni di persone di essere ascoltate nella Unione Europea. E’ passato, però, già un anno dalla risposta “ positiva “ della Commissione Europea alla prima Iniziativa dei Cittadini Europei e stiamo ancora aspettando interventi concreti in merito.

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In Irlanda e nel resto d’Europa l’acqua deve essere un bene comune e non una merce

Al governo irlandese e alla Commissione Europea

Da anni i cittadini europei oppongono resistenza all’ondata di privatizzazioni dell’acqua, promossa dal settore privato, dai governi e dalla Commissione europea. Ora è la Troika a premere per la privatizzazione nei paesi in crisi, e i governi la adottano come mezzo per ridurre il debito. L’Irlanda ne è l’ultima vittima e i membri del Movimento europeo per l’Acqua esprimono la loro solidarietà ai cittadini irlandesi che si oppongono alla tassa sull’acqua imposta dal governo e dalla Troika. Ricordiamo alla Commissione europea che essa dovrebbe proporre una legislazione che riconosca e renda operative le richieste dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) la prima in assoluto a essere convalidata.

I cittadini di tutta Europa hanno dimostrato a più riprese di essere contrari alla privatizzazione e alla mercificazione dell’acqua. L’hanno dimostrato con l’ICE per il diritto umano all’acqua, sostenuta da 2 milioni circa di persone. Lo hanno dimostrato in Grecia dove hanno bloccato la privatizzazione delle aziende idriche pubbliche imposta dalla Troika e dal governo nazionale. E nel referendum in Italia con il voto massiccio contro il profitto garantito ai gestori dell’acqua. Lo hanno dimostrato nelle consultazioni popolari a Madrid, Berlino, Salonicco e in molte altre città piccole e grandi del continente. Questo movimento sta rovesciando la tendenza privatizzatrice, con più di 180 città, compresa Parigi e Berlino, che in questi ultimi anni hanno ripreso il mano pubblica la gestione dell’acqua.

Più di 150 000 persone si sono mobilitate il 1° novembre in tutta l’Irlanda contro la tassa sull’acqua, dopo mesi di proteste e resistenze. La tassa sull’acqua in Irlanda rappresenterà una discriminazione contro i più poveri e i disoccupati. Questa tassa è un’altra imposizione regressiva nel momento ai cittadini viene chiesto di fare troppi sacrifici per risolvere una crisi economica di cui non sono responsabili. Il servizio idrico pubblico in Irlanda è già pagato dalle tasse, che sono progressive, e gli Irlandesi hanno dimostrato che così deve rimanere.

La campagna per il diritto all’acqua in Irlanda può apparire diversa dal resto dell’Europa, dove le tasse sull’acqua sono applicate in quasi tutti i Paesi. Ma la lotta è la stessa. Resistere alla tassa sull’acqua significa lottare per l’accesso all’acqua come diritto umano universale, e contro la mercificazione dell’acqua. E significa anche impedire possibili privatizzazioni future.

Il Movimento Europeo per l’Acqua è una rete il cui obiettivo è di rafforzare il riconoscimento dell’acqua bene comune e l’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari come un diritto fondamentale universale. Perciò sosteniamo la resistenza dei cittadini irlandesi contro la tassa sull’acqua e facciamo appello al governo irlandese e alla Commissione europea affinché smettano di premere a favore della privatizzazione e della mercificazione dell’acqua e realizzino invece il diritto umano all’acqua come riconosciuto dalle Nazioni Unite, escludendo quindi il servizio idrico e igienico-sanitario dalle trattative commerciali presenti e future.

Cordialmente

Aquattac
Berliner Wassertisch
Centro di Volontariato Internazionale
Comitato Acqua Pubblica Arezzo
Comitato Italiano Contratto Mondiale sull'Acqua
Coordination Eau Bien Commun Rhône-Alpes
Coordination Eau Île de France
Eau Bien Commun PACA
Ecologistas En Accìon
European Federation of Public Service Unions
EYATH trade union
Federación española de Ingeniería Sin Fronteras
Food & Water Europe
Forum Italiano dei Movimenti Per l'Acqua
Fondation France Libertés
Grupo ciudadano Priego Agua y Desarollo
Initiative K 136
Institut Européen de Recherche sur la Politique de l'Eau
Observatorio del Derecho Humano al Agua
Plataforma Contra la Privatizaciòn del Canal de Isabel II
Re:Common
Red Agua Publica
Rete Della Conoscenza
Save Greek Water
SOSte to NERO
Transnational Institute
Wasser in Bürgerhand
Xarxa per una Nova Cultura de l'Aigua