Incontro del Movimento europeo per l'acqua a Barcellona - Dichiarazione finale

Nei giorni 1, 2 e 3 di ottobre il Movimento Europeo dell’Acqua (EWM – European Water Movement) si è riunito in presenza in Barcellona per analizzare l’attuale situazione in questa fase di crisi climatica e pandemica, per riesaminare le principali questioni sull’acqua e per programmare la propria attività nel breve e medio termine. All’incontro sono convenute più di 40 persone da 9 paesi (Germania, Belgio, Croazia, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Serbia).

Nel contesto di emergenza climatica, è urgente affrontare in maniera partecipativa l’impatto del cambiamento climatico sulla disponibilità delle risorse idriche e sulla gestione egli eventi estremi, che vanno intensificandosi.

Per il riconoscimento del diritto umano all’acqua e ai servizi sanitari

La pandemia COVID 19 ha avuto un forte impatto con una rilevante crescita della povertà e delle situazioni di vulnerabilità sociale ed economica. La disponibilità dell’acqua, bene comune fondamentale per la vita, l’igiene e la salute, è diventata una questione centrale. Diversi governi hanno preso positive misure di protezione sociale per garantire la fornitura di acqua e vietare il taglio degli allacci, che però ora vengono sospese. Nel quadro di riconoscimento del diritto umano all’acqua e ai servizi sanitari, il Movimento Europeo dell’Acqua fa appello ai governi:

  • a mantenere o rendere generali le misure di proibizione del taglio degli allacci,
  • a garantire gratuitamente alle persone vulnerabili la fornitura di un quantitativo minimo di acqua che copra i loro fabbisogni essenziali e permetta loro di vivere dignitosamente,
  • di migliorate il contenuto della Direttiva Europea sulla qualità dell’acqua destinata ai consumi umani, che non recepisce l’insieme delle richieste dell’Iniziativa dei Cittadini Europei right2water nella trasposizione nella legislazione nazionale.

Per un governo pubblico dell’acqua e per la lotta contro l’accaparramento delle fonti idriche

Il Movimento Europeo dell’Acqua prosegue nel suo fermo impegno contro la privatizzazione e l’accaparramento delle fonti idriche.

Notiamo con soddisfazione una lenta ma significativa crescita dei processi di rimunicipalizzazione, che in molti casi sono stati effettuati pur a fronte dell’opposizione radicale di lobby private. Persiste tuttavia una dura resistenza in favore della privatizzazione e con meccanismi di gestione e partecipazione dei cittadini chiaramente insufficienti.

Osserviamo con grande preoccupazione la politica Europea a favore dei soggetti privati così come viene determinata nel programma Next Generation EU e nei relativi Recovery Plan nazionali. D’altronde la crescente influenza dei soggetti finanziari nello sviluppo delle infrastrutture idriche e sanitarie sta imponendo una logica speculativa che è predominante nel mondo della finanza. L’acqua non può essere un asset finanziario il cui valore venga stabilito nei mercati finanziari.

Consideriamo quali beni comuni i fiumi, le falde acquifere, i laghi e le terre umide. La loro gestione deve pertanto essere svolta su una base non-profit e secondo criteri di solidarietà, mutua cooperazione, accesso collettivo, equità, controllo democratico, durabilità e non-deterioramento dei corpi idrici. Siamo pertanto assai preoccupati per la costruzione di impianti idroelettrici in fiumi ed aree protette, in special modo nei paesi balcanici. 

Partecipiamo e contribuiamo al successo del Forum Mondiale Alternativo sull’Acqua

Il Movimento Europeo dell’Acqua fa appello a tutti i movimenti cittadini che si battono per la causa dell’Acqua a partecipare al Forum Mondiale Alternativo sull’Acqua che si terrà nel 2022 a Dakar, Senegal. Il Movimento Europeo dell’Acqua sarà presente e porterà le richieste sopra illustrate. Infine il Movimento Europeo dell’Acqua pone a se stesso l’obiettivo di migliorare i propri contatti con le organizzazioni che condividono a livello internazionale le loro lotte. 

Partecipanti alla riunione di Barcellona