Stop al DDL Concorrenza – No alla privatizzazione dei servizi idrici
Lettera aperta dell’European Water Movement ai parlamentari italiani ed europei
Come Movimento Europeo dell’Acqua confermiamo il fermo impegno contro la privatizzazione e l’accaparramento delle risorse idriche.
A questo riguardo esprimiamo grande preoccupazione per la politica Europea a favore dei soggetti privati così come viene determinata nel programma Next Generation EU e nei relativi Recovery Plan nazionali. In particolare, condividendo le valutazioni e le iniziative del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, esprimiamo preoccupazione per l’Italia che con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e il connesso Disegno di Legge per la Concorrenza (DDL Concorrenza) sta predisponendo un contesto sbilanciato a favore della privatizzazione dei servizi pubblici locali.
Riguardo al settore idrico il PNRR punta a realizzare una ristrutturazione fondata sull’allargamento verso Sud, ma non solo, del territorio di competenza di alcune grandi aziende multiservizio quotate in Borsa che vengono identificate come gestori “efficienti” ma che in realtà risultano tali solo nel garantire la massimizzazione dei profitti mediante processi finanziari.
Collegato al PNRR, il DDL Concorrenza ha la finalità esplicita di rimuovere gli ostacoli normativi ed amministrativi all’apertura dei mercati. In particolare con l’articolo 6 si punta al definitivo affidamento al mercato dei servizi essenziali rendendo residuale la loro gestione pubblica, per cui gli Enti Locali che opteranno per tale scelta dovranno letteralmente “giustificare” il mancato ricorso al mercato.
Se si aggiunge la previsione di incentivi per favorire le aggregazioni, è chiaro che il quadro che ne risulta è quello delle grandi società quotate in Borsa che diventeranno i soggetti monopolisti praticamente a tempo indefinito. Eclatante a questo riguardo la contraddizione tra la decantata concorrenza e la situazione di monopolio di fatto.
Denunciamo che con questi provvedimenti si restringe fortemente il ruolo degli Enti Locali espropriandoli di una loro funzione fondamentale come la garanzia di servizi essenziali e dei diritti ad essi collegati, per cui da presidi di democrazia di prossimità saranno ridotti a meri esecutori della spoliazione della ricchezza sociale. Denunciamo infine che, attraverso il combinato disposto tra PNRR, DDL Concorrenza e decreto semplificazioni (poteri sostitutivi dello Stato), si sta provando a mettere una pietra tombale sull’esito referendario del 2011, cancellando la volontà popolare e svilendo gli strumenti di democrazia diretta garantiti dalla Costituzione Italiana.
Per questo, a sostegno e in condivisione col Foro Italiano dei Movimenti per l’Acqua, chiediamo:
- lo stralcio dell’articolo 6 dal DDL Concorrenza;
- la ripubblicizzazione del servizio idrico attraverso l’approvazione della proposta di legge “Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque” (A. C. n. 52) in discussione presso la Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati;
- investimenti per la riduzione drastica delle perdite nelle reti idriche;
- la salvaguardia del territorio attraverso investimenti contro il dissesto idrogeologico
Vogliamo infine ricordare che solo un forte ruolo del pubblico può garantire la tutela dei diritti fondamentali, a cominciare dai servizi pubblici essenziali, in cui rientrano sicuramente i servizi idrici e sanitari. Questa tutela è però minacciata dalla crescente influenza dei soggetti finanziari nello sviluppo delle infrastrutture idriche e sanitarie, dove si sta imponendo una logica speculativa che è predominante nel mondo della finanza. L’acqua non può essere un asset finanziario il cui valore venga stabilito nei mercati finanziari. Per questo chiediamo alle istituzioni nazionali ed europee di pronunciarsi contro la quotazione in Borsa dell’acqua, come peraltro già denunciato dal Relatore Speciale dell’ONU sul diritto all’acqua e da tanti soggetti della società civile.
22 Marzo 2022.
European Wayer Movement