Richieste ai candidati al Parlamento Europeo
Il Movimento Europeo per l'Acqua è una rete aperta, inclusiva e pluralistica il cui obiettivo è quello di rafforzare il riconoscimento dell'acqua quale bene comune e quale diritto universale fondamentale. Siamo uniti nel lottare contro la privatizzazione e la mercificazione di questo bene vitale, e nel costruire una gestione pubblica e comunitaria dell'acqua fondata sulla partecipazione democratica dei cittadini e dei lavoratori.
In vista delle prossime Elezioni Europee a maggio 2014, il Movimento Europeo per l'Acqua ha alcune specifiche richieste nei confronti dei candidati. Vogliamo sapere che posizione prenderà al riguardo se verrà eletto e vogliamo che se ne assuma l'impegno con noi!
Ecco gli impegni che le chiediamo quale candidato al Parlamento Europeo:
1. Opporsi ad ogni politica mirata alla privatizzazione e mercificazione dei servizi idrici ed igienico-sanitari
Le misure di austerità imposte agli stati membri della UE dalla Commissione Europea, dalla Banca Centrale Europea e dal Fondo Monetario internazionale (Troika) stanno colpendo fortemente le persone ed i loro diritti, incluso il Diritto Umano all'acqua e ai servizi igienico-sanitari.
La situazione ad oggi si sta drammaticamente deteriorando e la Commissione Europea, nel suo documento “Blueprint to Safeguard Europe's Water Resources” (“Piano per la salvaguardia delle risorse idriche in Europa” ndr), sta perfino promuovendo la mercificazione dell'acqua. In Spagna, Grecia, Italia, Portogallo, Irlanda, Cipro e in molti altri Paesi i cittadini si stanno battendo contro questi tentativi di privatizzazione e di liberalizzazione dei servizi idrici ed igienico-sanitari e in molte lotte a livello sia locale che nazionale hanno vinto.
Intende impegnarsi contro queste misure?
http://europeanwater.org/it/azioni/focus-per-paese-e-citta
http://europeanwater.org/it/risorse/rapporti-pubblicazioni/263-blueprint-mette-in-vendita-acqua-e-natura
2. Dare supporto al partenariato pubblico-pubblico ed alla rimunicipalizzazione
La rimunicipalizzazione e il partenariato pubblico-pubblico (PuPs) si sono dimostrati efficaci in diversi casi in Europa. Rappresentano la migliore opzione per le politiche europee sull'acqua ed una scelta di effettiva democrazia e trasparenza. Tutto ciò è stato adottato per grandi metropoli quali Parigi (FR) o per paesi più piccoli come Medina Sidonia (ES). È questo un trend veramente europeo: si sta verificando in Germania, Ungheria, Italia…
Darà supporto a politiche dirette allo sviluppo del partenariato pubblico-pubblico e incoraggerà la rimunicipalizzazione dell'acqua in Europa?
http://www.remunicipalisation.org
3. Sostenere la richiesta dei cittadini europei per il riconoscimento del Diritto Umano all'Acqua così come espresso nella Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “Water a Human Right!” (“L'Acqua un Diritto Umano!” ndr)
Quasi 2 milioni di cittadini hanno firmato l'Iniziativa dei Cittadini Europei per riaffermare la necessità di riconoscere in Europa l'acqua quale diritto umano. La richiesta di una legislazione vincolante per proteggere l'acqua dalla sua mercificazione è stata pressoché ignorata dalla Commissione Europea, la cui risposta è stata troppo vaga.
Prenderà una posizione decisa a difesa delle richieste dei cittadini Europei?
4. Stop ai negoziati TTIP e CETA che colpiscono, tra le varie voci, l'acqua e gli altri servizi pubblici
La Commissione Europea sta trattando in segreto il “Transatlantic Trade and Investment Partnership” (TTIP) ed il “Comprehensive Economic and Trade Agreement” (CETA) con il Canadà. Lo scopo è di abolire le barriere non-finanziarie tra Europa, Stati Uniti e Canada e di liberalizzare ulteriormente i mercati finanziari. Ciò andrebbe a colpire i diritti dei cittadini (sociali e del lavoro) l'ambiente (ad es. il sostegno al “fracking”), la produzione/distribuzione alimentare e i servizi pubblici, compresi i servizi idrici ed igienico-sanitari. Verrebbero inoltre beneficiate le grandi multinazionali, offrendo loro diritti aggiuntivi di intervento nei confronti degli Stati (ad es. attraverso l'”Investor-State-Dispute-Settlement”, ISDS [Arbitrato sui contenziosi Investitore-Stato ndr]).
I cittadini stanno denunciando a livello nazionale ed internazionale la mancanza di trasparenza dei negoziati e stanno richiedendo uno stop immediato a questi accordi neoliberisti.
Darà un sostegno attivo alla richiesta dei cittadini di chiudere definitivamente gli accordi neoliberisti tra l'UE ed i suoi partner commerciali ed avviare un processo di ristrutturazione democratica delle politiche della UE sul commercio?
http://noalttip.blogspot.com.es/
http://stop-ttip-italia.net/
http://www.ttip-unfairhandelbar.de
5. Impegno nel riconoscimento e nella tutela dei beni comuni in Europa
Il dibattito sui beni comuni sta assumendo un'importanza crescente nell'arena politica Europea. I beni comuni sono strettamente legati ai diritti umani e l'acqua rappresenta un bene comune per eccellenza. I beni comuni rappresentano oggi una solida via d'uscita dalla crisi economica ed un percorso ideale per ristrutturare le nostre economie e le nostre società.
Diversi movimenti sociali, studenti e intellettuali sono impegnati nella tutela dei beni comuni. Oggi si riconosce la necessità di una specifica legislazione a livello Europeo e diversi Parlamentari Europei hanno già firmato un appello sui beni comuni in Europa impegnandosi nella creazione di un intergruppo nel Parlamento Europeo nella prossima legislatura. Richiediamo inoltre che le politiche UE relative all'acqua includano esplicitamente il riconoscimento del diritto umano all'acqua ed ai servizi igienico-sanitari e riconoscano l'acqua quale bene comune.
Si unirà a questi Parlamentari Europei, sosterrà la discussione sui beni comuni e porterà avanti le iniziative per una legislazione specifica in materia, in alleanza e in coordinamento con i gruppi della società civile?
http://www.commonseurope.over-blog.com
Lista dei candidati al Parlamento Europeo che hanno risposto positivamente alle notre richieste