Lettera alla società che concorrono all'appalto di EYATH dopo il referendum di Salonicco
Bruxelles, 22 maggio 2014
Alle società che concorrono all’appalto di EYATH, l’azienda idrica e fognaria di Salonicco
Il popolo di Salonicco ha parlato, per favore ritirate la vostra offerta
Vi scriviamo ancora una volta per chiedervi di ritirare la vostra offerta per EYATH, l’azienda idrica e fognaria di Salonicco. Il 18 maggio i cittadini di Salonicco, in una consultazione popolare, hanno espresso con chiarezza la loro ferma opposizione alla privatizzazione della loro azienda idrica. I NO alla privatizzazione rappresentano il 98% dei 218000 voti espressi.
Si tratta di un chiaro segnale che gli abitanti della città si oppongono alla privatizzazione, così come i lavoratori e le stesse Municipalità di Salonicco. La sola ragione per cui viene portata avanti la privatizzazione è dovuta alla volontà del governo greco, a sua volta condizionato dalla Troika per la riduzione del debito. Non vi è nulla di nobile da parte vostra e della vostra azienda, nel trarre profitto da questa privatizzazione.
Il popolo di Salonicco non è solo. Come ricorderete ben 130 organizzazioni della società civile, sindacati e singoli cittadini greci, europei e del mondo intero, insieme a 50 membri del Parlamento Europeo, vi hanno già chiesto con una lettera dell’anno scorso di ritirarvi dalla gara di appalto.
Per non trovarvi, come in molte altre situazioni, a dover far fronte nei prossimi anni a una opposizione duratura a Salonicco, in Grecia e nel mondo. Ne avete già le prove. Le società coinvolte vedono offuscata la loro reputazione, la credibilità va a pezzi, crescono i rischi e diminuiscono i profitti. Riteniamo che la vostra offerta abbia deboli fondamenta commerciali. Vorremmo che le grandi aziende non fondassero più il loro modello di affari sull’opportunismo, né si avventurassero in iniziative là dove non sarebbero gradite.
Esiste un’alternativa alla vostra offerta, essa è sostenuta dai lavoratori di EYATH, dagli abitanti di Salonicco, dalle Municipalità e dai sottoscritti: consiste nel mantenere l’azienda idrica in mano pubblica e garantirne l’erogazione a un alto livello di qualità. Ciò è possibile perché l’acqua è un bene comune e perché l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici è un diritto umano fondamentale, riconosciuto dall’ONU (2010) e dall’ ICE – Iniziativa dei Cittadini Europei per l’acqua Diritto Umano che ha raccolto 1,9 milioni di firme in tutta Europa.
Vi chiediamo perciò di ascoltare la volontà del popolo di Salonicco e di ritirarvi dalla gara.