Vogliamo il diritto umano all’acqua, ora!
Appello alla mobilitazione europea per l’acqua, 22-24 marzo 2015
Da anni come Movimento Europeo dell’Acqua ricordiamo a tutti che l’accesso all’acqua ed ai servizi igenico-sanitari è un diritto umano come confermato dalla stessa Onu nel 2010. Il nostro Movimento è stato parte integrante di una coalizione sociale che è riuscita a creare un interesse ed un appoggio così vasto da permettere a due milioni di persone di essere ascoltate nella Unione Europea. E’ passato, però, già un anno dalla risposta “ positiva “ della Commissione Europea alla prima Iniziativa dei Cittadini Europei e stiamo ancora aspettando interventi concreti in merito.
La Commissione Europea ha ignorato le richieste dei cittadini europei e continua per la sua strada verso la commercializzazione e privitatizzazione. Il tutto in complicità con le multinazionali del settore idrico come dimostra la 4° Conferenza Europea dell’Acqua che la Commissione stessa organizza il 23 e 24 di marzo a Bruxelles alla quale non sono invitati nè i promotori della ICE ne è la cittadinanza. La crisi ha ulteriormente evidenziato che la politica della Commisione Europea, attraverso la Troika ed imponendo programmi di austerità, entra in conflitto con la cittadinanza europea che si mobilita per difendere l’acqua come bene comune che deve essere garantita come diritto umano attraverso un processo partecipativo e di gestione pubblica.
Come Movimento Europeo dell’Acqua ci mobiliteremo il 23 ed il 24 di Marzo a Bruxelles con gente proveniente da tutta Europa. Lo faremo da un lato per ricordare alla Commissione Europea che deve rispondere non alle coorporazioni ma ai propri cittadini e dall’altro per dialogare con i Parlamentari europei che stanno preparando una risoluzione in difesa del diritto umano all’acqua ed ai beni comuni.
Chiediamo alla Unione Europea ed agli Stati Membri che dichiarino l’accesso all’acqua ed ai servizi igenico-sanitari come diritto umano, che fermino la promozione della privatizzazione e la liberalizzazione dei servizi idrici ed igenico-sanitari e che gli stessi vengano esclusi senza ambiguità ed in tutte le forme dagli accordi commerciali (TTIP, CETA, TISA etc.).
Organizzare riunioni, dibattiti e proposte non è sufficente a cambiare i rapporti di forza che impediscono all’acqua di essere considerata bene comune e pubblico. Bisogna lottare e mobilitarsi come ha dimostrato la cittadinanza greca o irlandese nelle recenti lotte contro la privatizzazione e mercantilizzaione dell’acqua.
Lanciamo quindi un appello a tutti i gruppi, Ong e movimenti a partecipare e costruire insieme la mobilitazione del 22-24 di marzo a partire dai propri territori per mobilitarsi verso Bruxelles, per riempire le strade con le nostre richieste e proposte. Vi invitiamo a realizzare azioni, attività ed eventi per il diritto umano all’acqua in tutta Europa nella settimana precedente il 23 di Marzo.
L’acqua è un diritto umano, non è merce!