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Benvenuti !

Il movimento europeo per l'acqua è una rete aperta, inclusiva e pluralistica il cui scopo è di rinforzare il riconoscimento dell'acqua come bene comune e come diritto umano fondamentale e universale.

Siamo uniti per lottare contro la privatizzazione e mercificazione     di questo bene vitale e per creare una gestione pubblica e cooperativa dell'acqua, basata sulla partecipazione democratica dei cittadini e dei lavoratori.

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Focus sulle politiche europee

Il Movimento Europeo dell'Acqua coordina le attività di pressione dei suoi membri su questioni politiche come il diritto umano all'acqua e la privatizzazione dell'acqua. Vedi  le nostre opinioni e aree d’intervento.

Aree delle politiche europee

Ultime notizie

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  • Dichiarazione dell'EWM dopo la riunione di Lione

Strategia di resilienza idrica, Contributi alle richieste di prove

Marzo 2025

Contributi del Movimento Europeo dell'Aqua alle richieste di prove

Strategia di resilienza idrica
Il primo principio dell'efficienza idrica

Il Movimento Europeo dell'Acqua (EWM) è una rete aperta, inclusiva e pluralista il cui obiettivo è rafforzare il riconoscimento dell'acqua come bene comune e diritto universale fondamentale. Siamo uniti nella lotta contro la privatizzazione e la mercificazione di questa risorsa vitale e nell'impegno a costruire un sistema di gestione pubblica e comunitaria dell'acqua, fondato sulla partecipazione democratica dei cittadini e dei lavoratori. L'EWM è stato uno dei promotori dell'Iniziativa dei cittadini europei (ECI) 2012/13 "Right2Water" sul diritto umano all'acqua.

L'ultimo rapporto dell'AEA sullo Stato dell'acqua in Europa 2024 ha evidenziato dati spaventosi sia sulla qualità che sulla quantità dell'acqua nelle acque superficiali e sotterranee, dove sono stati chiaramente identificati alcuni dei principali fattori scatenanti.

Pur riconoscendo diversi elementi positivi nella Strategia di resilienza idrica avviata dalla Commissione europea, riteniamo che alcune questioni critiche rimangano irrisolte. Queste carenze compromettono l'efficacia della strategia, la sua natura democratica e partecipativa e, cosa altrettanto importante, la conservazione delle risorse idriche.

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Dichiarazione dell'EWM dopo la riunione di Lione

Lione, 4-6 aprile 2024

Acqua per tutti, Acqua per la Pace. In occasione del suo incontro annuale, il Movimento Europeo dell’Acqua (EWM – European Water Movement) riafferma il governo pubblico e democratico di questa risorsa vitale, che deve essere preservata quale bene comune contro qualsiasi privatizzazione, mercificazione ed accaparramento.

A fronte delle emergenze ambientali, sociali e politiche, il patrimonio naturale e le risorse idriche devono essere preservati mediante la loro prevenzione e protezione. Dinanzi a penuria, siccità e inondazioni, la garanzia di acqua per ciascuno deve avere priorità rispetto ad un utilizzo industriale od agricolo eccessivo od illegittimo. È imperativo ripristinare ecosistemi perturbati o distrutti, nonché la qualità dell’acqua, drammaticamente inquinata da agenti chimici tra cui PFAS e microplastiche. A tal fine deve essere garantito il supporto alla transizione agro-ecologica e devono essere adottate misure rigorose riguardo all’utilizzo e allo scarico di sostanze tossiche.

L’attuazione del diritto umano per tutti ai servizi idrosanitari richiede che l’acqua venga esclusa da processi di liberalizzazione, mercificazione, finanziarizzazione ed accaparramento. Il governo dell’acqua deve essere pubblico, trasparente e partecipativo, con un ruolo attivo di cittadini e lavoratori. Supportato e accompagnato da partenariati pubblico-pubblico, esso deve garantire l’accessibilità economica per tutti, la qualità dei servizi ed adeguati investimenti nelle infrastrutture e nella manutenzione necessaria per la riduzione delle perdite in rete.

I paesi che si trovano nella fase del processo di unione alla UE, in particolare i paesi balcanici, non devono essere trattati come zone sacrificali. I loro corpi idrici sono parte del sistema idrico europeo e devono essere preservati dal rischio di devastanti progetti minerari; i territori ai confini della UE non devono essere ridotti unicamente a fonte di prelievo di materie prime chiave.

Il Movimento Europeo dell’Acqua è estremamente preoccupato per l’attuale stato di guerra e per il crescendo di conflitti, dove l’acqua gioca un ruolo chiave. L’acqua non può essere utilizzata come strumento geopolitico, o peggio, come arma di guerra, come in Palestina, Siria-Iraq, Ucraina, Turchia e in altre regioni. Il Movimento Europeo dell’Acqua riafferma il suo incondizionato appoggio a queste popolazioni ed ai loro rifugiati. Chiede un immediato cessate il fuoco su tutti i fronti di guerra e fa proprio l’appello dell’ONU “Acqua per la Pace”.

Esprime inoltre preoccupazione per la crescente militarizzazione della società e chiede di fermare e contrastare attivamente la criminalizzazione e lo screditamento dei movimenti in difesa dei beni comuni e, più in generale, del diritto al dissenso e della libertà di informazione e di parola.

Queste istanze sono state espresse in una lettera aperta alle istituzioni della UE, ai rappresentanti eletti ed ai candidati alle prossime elezioni europee, con la richiesta di un’immediata riattivazione dell’Iniziativa per la Resilienza dell’Acqua (Water Resilience Initiative), articolata su tali punti.

Dichiarazione dell’European Water Movement Sull’iniziativa Blue Deal Promossa dal Comitato Economico e Sociale Europeo

Crediti fotografici: CESE

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE), organo consultivo dell'Unione europea (UE), promuove un'iniziativa volta a sviluppare un approccio globale alle politiche europee in materia di acqua. La proposta è destinata ad assumere la forma di una dichiarazione da presentare alla Commissione europea, al Parlamento europeo e al Consiglio dell'Unione europea in occasione della conferenza di alto livello "Call for an EU Blue Pact" che si terrà nell'ottobre 2023, durante la presidenza spagnola del Consiglio dell'UE. L'obiettivo del CESE è fare dell'acqua una delle principali priorità della prossima Commissione europea.

Data la rilevanza di questa iniziativa, il Movimento europeo dell'acqua presenta di seguito la sua posizione, individuando le principali sfide e le sue proposte d'azione relative all'acqua nell'UE, il tutto al fine di influenzare il processo di sviluppo e attuazione del Blue Deal.

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Stop alle uccisioni e alle atrocità a Gaza e in tutti i territori occupati

 

L’European Water Movement (EWM – Movimento Europeo dell’Acqua) condanna con forza l’invasione in corso di Gaza, il massacro, il ferimento e la mutilazione di civili innocenti, di cui quasi la metà bambini, il taglio nella fornitura di acqua, cibo, combustibile, cure mediche ed altri beni essenziali, la repressione, la segregazione e la sistematica di distruzione di case dei palestinesi in tutti i territori occupati e chiede :

  • immediato cessate il fuoco
  • stop a ogni violenza contro la popolazione
  • corridoi umanitari
  • fine della colonizzazione e del regime di apartheid da parte di Israele
  • riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo Palestinese.

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  • Coordination Eau IdF - Mobilisation nationale
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Iniziativa dei Cittadini Europei

La raccolta firme e terminata !

Focus: Irlanda

Nonostante numerosi anni di lotte contro l'installazioni dei contatori d'acqua residenziali e contro i canoni sull'acqua a uso domestico, la campagna Right2Water Irlanda non ha ottenuto nel 2017 nè lo stop definitivo dei contatori, nè l'eliminazione dei canoni sull'acqua domestica, che sono stati semplicemente posticipati, nè la fine di Irish Water. Inoltre il referendum che avrebbe dovuto impedire la privatizzazione dei servizi idrici non è stato ancora organizzato nonostante il sostegno unanime del parlamento irlandese. Al contrario, il canone sull'acqua domestica ha fatto ritorno nel 2019, i contatori residenziali continuano ad essere installati, e Irish Water subappalta sempre più attività a privati, con la conseguente degradazione delle struttura idriche e della qualità dell'acqua. Una campagna forte per il diritto all'acqua e alla democrazia è più che mai necessari.

Focus: Grecia

Dall’inizio della crisi economica greca le società pubbliche di gestione dell’acqua di Atene (EYDAP) e di Salonicco (EYATH) sono state messe fra gli attivi da privatizzare secondo l’accordo fra il governo greco e i suoi creditori.

Dopo due anni di lotte condotte da vari gruppi ad Atene (Save Greek Water) e a Salonicco (Movimento 136, Water Warriors, SOSte à nero), due avvenimenti importanti hanno costretto il governo a fare marcia indietro. Uno è stato il referendum popolare a Salonicco (18 Maggio 2014) dove il 98% degli abitanti ha votato contro la privatizzazione di EYATH, l’altro è stata la decisione 1906/2014 del Consiglio di Stato che ha sancito che la privatizzazione di EYDAP è incostituzionale.

Ma l’accordo sul terzo memorandum spinge di nuovo verso la privatizzazionedei servizi idrici. Nell’ultimo piano di privatizzazione c’è una disposizione per la vendita dell’11% di EYDAP e del 23% di EYATH (lasciando così allo Stato solo il 50% più uno delle azioni) e c’è la volontà di includere le due società, nella loro interezza, in un « super-fondo » che "non apparterebbe né al pubblico né, in senso più esteso al settore pubblico".

Focus: Portogallo

La campagna Água é de todos difende l'acqua pubblica. Con questo obiettivo nel 2013 ha lanciato una iniziativa legislativa cittadina «Protezione dei diritti individuali e comuni all'acqua», firmata da più di 44 mila cittadini con l'idea di consacrare il diritto all'acqua e evitare la privatizzazione. Il progetto è stato rigettato due volte in Parlamento, nel 2014 e nel 2017. Solo i parlamentari di PCP, BE, PEV* MPs, cui nel 2017 si sono uniti quelli del PAN**, hanno votato a favore. Di conseguenza il messaggio di Água é de todos continuerà a focalizzarsi sul riconoscimento e messa in atto del diritto umano all'acqua, contro il commercio dell'acqua.

 

Rapporti e Pubblicazioni

  • Ripubblicizzare si può, ripubblicizzare si deve!
  • Potenziale impatto del CETA sulle risorse e sui servizi idrici
  • Commento all’Art.1.9 del CETA
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  • Il CETA e l'Acqua: Una guida per gli attivisti

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