La Commissione Europea perde l'occasione di fare dei passi in avanti per il riconoscimento del diritto umano all'acqua

19 Marzo 2014

Il Movimento Europeo dell'acqua rimprovera alla Conmissione Europea di aver deciso di non prendere una effettiva posizione, ignorando così 1,9 milioni di cittadini

Bruxelles - La Commissione Europea ha pubblicato oggi la comunicazione sull'Iniziativa Cittadina Europea sul Diritto all'Acqua[1]. La comunicazione non ha risposto al 1,9 milioni di cittadini che avevano chiesto una presa di posizione sul piano legislativo che escludesse l'acqua e i servizi idrici dalle regole del mercato interno e dalla liberalizzazione. La reazione della Commissione Europea manca di proposte legislativa e ripropone una lista di azioni già in corso cui si aggiunge solo l'annuncio di una consultazione pubblica sulla direttiva sull'acqua potabile i cui risultati non saranno vincolanti.

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1,8 milioni di cittadini Europei rivendica il riconoscimento dell'acqua e i servizi igienico-sanitari come un diritto umano

Bruxelles, 10 dicembre da 2013

Oggi, in occasione della giornata mondiale dei diritti dell' uomo, il Movimento Europeo dell'Acqua gioisce per la presentazione alla Commissione Europea di 1,8 milioni di firme, chiedendo che l'acqua e i servizi igienico-sanitari siano riconosciuti come diritto umano.

L'ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei) è uno strumento che permette, raccogliendo almeno 1 milione di firme in 7 stati membri, di inserire un punto all'ordine de giorno dell'Unione Europea. “Right2water” è la prima ICE a concludere il suo iter di presentazione.

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Successo della protesta civile

15 luglio 2013, comunicato stampa del European Water Movement

Successo della protesta civile: il settore dell’acqua è stato tolto dalla proposta di direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione

Il 26 giugno scorso, Michel Barnier, Commissario al mercato interno, ha dichiarato che il settore dell’acqua non farà più parte della direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione nell’Unione Europea. La decisione trova giustificazione nella frase: « l’acqua è un bene comune fondamentale per tutti i cittadini europei » con riferimento all’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) che ha già raggiunto più de 1,7 milioni di firme in tutti i paesi europei, dimostrando che essi non vogliono la privatizzazione dei loro servizi idrici.

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Parlamentari Europei e Società Civile Chiedono Alle Aziende Private Di Rinunciare All’Acqua Greca

Più di 130 organizzazioni della società civile, sindacati e privati cittadini greci e di tutta Europa hanno sottoscritto insieme a 50 membri del Parlamento europeo (dal Partito Popolare, ai Verdi, ai Socialisti) una lettera indirizzata alle compagnie impegnate nell’acquisizione della Eyath, la società dell’acqua pubblica di Salonicco, esortandole ad abbandonare la loro offerta.

Tra le corporation coinvolte ci sono la multinazionale francese Suez Environnement, i gruppi greci Aktor SA e Terna Energy SA, così come i gruppi israeliani Mekorot e Arison Investment.

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Lettera ai partecipanti alla gara d'appalto per l'acquisto dell'acqua a Salonicco

La lettera che segue (scritta con il movimento a Salonicco) è stata inviata agli investitori e alle compagnie e che vogliono prendere parte alla privatizzazione della Compagna Idrica di Salonicco. Gli chiediamo di ritirare le loro offerte perchè non sono graditi a Salonicco. E' un modo semplice e concrete per sostenere i sindacati, le municipalità e i movimenti Sociali in Grecia.

A Salonicco non vi vogliamo.

Per favore, ritirate la vostra offerta.

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